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L’importanza di avere uno studio

Per l’illustratore Matthew Frame, spostarsi a lavorare in uno studio è stata una scelta vincente che ha rivoluzionato il suo approccio al lavoro. Scopri perché.

Matthew Frame at work in his studio

Per l’illustratore Matthew Frame, spostarsi a lavorare in uno studio è stata una scelta vincente che ha rivoluzionato il suo approccio al lavoro: scopri perché.

L’illustratore Matthew Frame ha uno stile splendidamente elaborato e riconoscibile, che imprime sia alle sue illustrazioni editoriali di piccole dimensioni che agli immensi murales. Scopri perché spostarsi a lavorare in uno studio ha rivoluzionato il suo approccio al lavoro, quale impatto abbiano avuto finora i social media sulla sua carriera, e perché, in un mondo così digitalizzato, preferisca ancora lavorare con tecniche di produzione analogiche.

Parlaci di te, Matt.

Lavoro dal mio studio londinese di Dalston, e realizzo intricati disegni in bianco e nero che esplorano la mia passione per il cinema, la politica, l’istruzione, i problemi ambientali e la fantascienza. Il mio approccio agli incarichi è analogico, sia nella tecnica di produzione che nel design. La mia prassi, incentrata fortemente sulla ricerca, esplora le meta-narrative nell’ambito dell’illustrazione e come quest’ultima sia un mezzo essenziale per trasmettere idee e informazioni complesse in modo efficace.

Come sei entrato nel mondo dell’illustrazione? Parlaci del tuo percorso finora.

I miei genitori sono entrambi amanti dell’arte. Mio papà è ossessionato da Andy Warhol, ha praticamente ogni libro esistente su di lui. Così, fin da quando ero piccolo mi è stato insegnato che l’arte è una cosa molto importante.

Sono appassionato (anzi, un po’ ossessionato) dai fumetti: disegnavo tutto il tempo copiando le immagini dai fumetti, e presto ho deciso che volevo studiare una materia legata all’arte.

Così ho studiato design della moda per 2 anni, ma mi sono reso conto che non faceva per me. Con il senno di poi, credo che quell’esperienza sia stata importante perché mi ha permesso di scoprire che il mio vero amore era l’illustrazione. Sono quindi tornato a Londra per studiare illustrazione e animazione alla Middlesex University, ed è lì che ho pensato: “Bene, è questo quello che voglio fare”.

Ho proseguito con un Master in design della comunicazione alla Central St Martins, che è stato fantastico! Mi ha portato a illustrare un libro intitolato The Bright Labyrinth per uno dei miei relatori, un teorico della cultura. La graphic designer che ha lavorato al progetto faceva parte di una casa editrice indiana di nome Tara Books; li ha messi in contatto con me e mi ha chiesto se volessi illustrare un libro intitolato The Boy Who Speaks in Numbers, sulla guerra civile in Sri Lanka. È stato magnifico, un incarico interessantissimo ma anche molto difficile, perché ho dovuto cercare di rappresentare la violenza e gli orrori della guerra senza mostrare scene violente.

Dopo quest’incarico, le cose sono davvero decollate e ho iniziato a costruire una relazione con Tara, la casa editrice. Mi hanno chiesto di illustrare altri due loro libri nell’ambito di un progetto artistico in India, un’esperienza fantastica!

In un mondo così digitalizzato, preferisci ancora lavorare con tecniche di produzione analogiche. Perché?

Sono un grande fan di Aubrey Beardsley e William Morris: adoro i loro stile riccamente ornato, vittoriano. Soprattutto Beardsley: è molto carismatico e ha ispirato un’intera generazione di artisti, inventando una nuova tecnica di disegno basata sulla riproduzione, come la pittura.

Tornando a mio papà e alla sua passione per Andy Warhol, da ragazzo ero anche ossessionato dalle serigrafie, e lo sono tuttora. Lo stile in bianco e nero che compare così spesso nei miei lavori risale a quando preparavo i disegni per le stampe. Faccio anche lavori a colori, ma amo giocare con il bianco e il nero e vedere i loro limiti. Uso spesso anche texture, linee e punti che mi permettono di dare profondità alle mie opere. Adoro la sfida che nasce dall’usare solo due colori.

Parlaci del tuo metodo. Come ti comporti quando vieni contattato per un nuovo progetto?

Se si tratta di illustrazioni editoriali, mi piace leggere il libro in questione almeno due volte. La prima volta mi immergo completamente nella narrazione, e la seconda scrivo delle note sul mio blocco da disegno. Da lì, creo una serie di schizzi veloci con delle annotazioni e li mando all’editore per avere la sua opinione e il suo feedback. È un processo davvero collaborativo che coinvolge gli autori e la casa editrice, una cosa che adoro.

I miei murales di grandi dimensioni di solito sono un’estensione del mio metodo. A parte il mezzo e la dimensione, non cambia molto. Faccio sempre una visita in loco e scatto molte fotografie. Poi sviluppo i concetti creando schizzi veloci come farei per un incarico editoriale, e li mando al cliente. Attraverso un paio di fasi di sviluppo dell’idea insieme al cliente, e una volta che il design finale è confermato, dedico circa una settimana all’allestimento delle impalcature, alla pittura e alla realizzazione del design.

Perché hai deciso di diventare freelance?

La mia carriera è stata in evoluzione costante fino ad ora e non so mai esattamente in che direzione mi porterà. Inizialmente sono stato contattato da uno studio di architetti che mi ha chiesto di realizzare un murale di grandi dimensioni: un incarico inaspettato e qualcosa che non avevo mai fatto prima, ma che volevo assolutamente provare. È stata questa coincidenza a dare il via alla mia carriera freelance.

Adesso lavori in uno studio; come gestisci il tempo? Hai consigli per chi sta pensando di iniziare a lavorare in uno studio come te?

Aiuta tantissimo. Prima non ero mai stato così tanto a contatto con altri creativi e freelance: trasferirmi a lavorare in uno studio condiviso mi permette di stare in mezzo a persone con la stessa mentalità. Parliamo degli incarichi a cui stiamo lavorando e ci chiediamo consiglio a vicenda: è un’esperienza preziosa.

Quando lavoravo da casa, mi sentivo imprigionato in una specie di perpetua vita da studente in cui il lavoro non mi lasciava mai. Prima lavoravo fino a tardi, poi, quando mi sono trasferito nello studio, è diventato più facile concentrarmi, organizzare le giornate e gestire meglio il carico di lavoro. Avere un posto in cui devo recarmi mi ha anche aiutato ad adottare un atteggiamento più professionale.

Raccomando decisamente di prendere uno studio, se possibile!

Esibisci molto i tuoi lavori; cosa consigli agli artisti che stanno pensando di esibire le proprie opere per la prima volta?

Ci sono vari portali su cui è possibile iscriversi, come Art News e Art Jobs. Pubblicizzano le mostre in arrivo, ed è possibile mandare un portfolio in formato digitale per quelle più in linea con il proprio lavoro e il proprio stile.

Condividere uno studio ed essere circondato da altre persone che lavorano nello stesso campo ti porta a mettere in comune consigli ed esperienze, il che è utilissimo. Raccomando anche di mandare i propri lavori a chiunque potrebbe essere interessato, di farsi conoscere; un’ottima idea è stampare i propri scatti su Cartoline e mandarli per posta.

Da cosa trai ispirazione?

La maggior parte della mia ispirazione viene dal cinema, dalla poesia, dalla teoria della cultura, dalle situazioni e dagli eventi politici. Generalmente non traggo ispirazione dall’illustrazione, ma mi piace andare alle mostre.

Che ruolo hanno avuto i social media nella tua carriera?

Instagram e le altre piattaforme simili sono molto importanti, davvero ottime per farsi conoscere, ma a volte possono anche rendere le cose molto stressanti, spingendo a cercare conferme attraverso la competizione. A volte mi trovo a confrontare i miei lavori, i miei metodi e il mio numero di follower con quelli di altri artisti.

Ho passato un po’ di tempo a consolidare la mia presenza online e ora uso il mio sito come una vetrina, per così dire. Dentro c’è tutto: il link al mio negozio online, il mio blog e i miei canali social.

Instagram è il mio canale di riferimento e ha decisamente cambiato sia il modo in cui lavoro sia quello in cui la gente mi trova. Ricordati sempre: fai quello che ti senti e non seguire gli altri.

Qual è la cosa principale che hai imparato nell’avviare la tua attività?

L’importanza di mostrare il proprio lavoro. A volte può essere una faticaccia: alcune persone sono più fortunate, altre devono lavorare un po’ di più. I social media sono un’arma a doppio taglio: ora i potenziali clienti possono scegliere tra gli artisti di tutto il mondo, mentre in passato la scelta si sarebbe limitata, per esempio, agli illustratori di Londra. Dall’altro lato, però, internet ti mette in contatto con molte più persone.

Spesso mi rendo conto che certa gente si aspetta che lavori gratis. C’è ancora la convinzione che questo tipo di lavoro lo si faccia per puro divertimento, che sia un hobby piuttosto che un lavoro vero. In questi casi, bisogna adottare una mentalità più professionale; per svilupparla può volerci del tempo, ma redigere un contratto aiuta sempre.

Come utilizzi i prodotti MOO per promuovere la tua attività?

Ho un’intera collezione di biglietti MOO, che uso da anni. Col tempo, i miei Biglietti da visita e le mie Cartoline sono diventati un mini portfolio di tutti i miei lavori.

Mi piace anche spedire le Cartoline per posta: è un ottimo modo per inviare campioni del mio lavoro e una piccola nota scritta a mano alle agenzie editoriali che credo possano essere interessate.

Crea il tuo portfolio di Cartoline

Mini-stampe da collezionare, portfolio tascabili e Biglietti da visita: sono solo alcuni dei modi in cui questi fotografi si stanno facendo conoscere.

Ti capita mai, curiosando su Instagram, di rimanere incantato davanti ad una foto in particolare? Noi adoriamo quando succede! Oggi parliamo con tre fotografi che riescono a creare quell’effetto magico, per scoprire come siano riusciti a trasformare i loro scatti digitali in prodotti stampati.

Greta Rybus

Greta Rybus è una fotografa giramondo che vive a Portland, nel Maine. Greta lavora principalmente con i ritratti e la fotografia documentaria, concentrandosi sul rapporto tra gli umani e la natura. Quando si è trasferita con la sua famiglia dall’Idaho al Giappone settentrionale, l’esplorazione di questo paesaggio nuovo, estraneo e totalmente diverso ha fatto sbocciare in lei la passione per la fotografia. L’esperienza all’estero le ha lasciato addosso una grande voglia di viaggiare, che è sfociata nella sua attuale carriera di fotografa.

  • Greta Rybus photography
  • Greta Rybus portrait photography
  • Greta Rybus photograph

Ovunque sia nel mondo, Greta trae sempre ispirazione diretta da quello che la circonda. “Quando lavoro ad uno scatto, sto documentando un momento unico”, dice Greta, “perciò molta dell’ispirazione viene semplicemente dal reagire in modo creativo alla luce, al paesaggio e alla personalità dello spazio e del soggetto”. E si vede: lo stile fotografico di Greta rimane coerente, pur lasciando emergere le caratteristiche uniche del luogo. Quest’approccio olistico allo stile fotografico si è dimostrato efficace, tanto che le foto di Greta sono state utilizzate da pubblicazioni di rilievo come il New York Times e il National Geographic Channel.

  • Greta Rybus postcards
  • Greta Rybus business cards and postcards
  • Greta Rybus photographer business cards
  • Greta Rybus postcards and business cards

Quando lavora con nuovi clienti, è importante per Greta partire con il piede giusto: è per questo che ha stampato alcuni dei migliori scatti del suo portfolio sul retro dei suoi Biglietti da visita Luxe. “Essendo una fotografa, sono molto esigente sulla qualità della stampa. Adoro il fatto che la qualità e la tonalità del colore rimangono inalterate sul prodotto finito”. Con Printfinity, Greta può mostrare ai clienti un gran numero di fotografie del suo portfolio. Printfinity mi permette di scegliere un biglietto da visita che rifletta gli interessi e l’estetica della persona che ho di fronte”.

Stampa il tuo portfolio sui Biglietti da visita

 

Vanessa McKenzie

Colori audaci, una direzione artistica giocosa e un immaginario originale sono tutti elementi distintivi della fotografa di San Diego Vanessa McKenzie. Dopo aver lavorato come graphic designer professionista per 8 anni, Vanessa ha deciso di dedicarsi al lavoro creativo in modo più ampio, occupandosi anche di fotografia. Ha raffinato il proprio marchio e si è concentrata di più sul lavoro da freelance, prendendosi più tempo per i propri progetti artistici individuali o collaborativi. Il cambio di rotta ha dato i suoi frutti: ora Vanessa può vantare una lista incredibile di clienti di ogni tipo, dai musei d’arte a ristoranti e supermercati di lusso.

  • Vanessa McKensie portrait photography
  • Vanessa McKensie photograph
  • Vanessa McKensie food photography

Ma come è riuscita a conquistare clienti così importanti? A quanto pare, i social media non sono solo una fonte di ispirazione. “Sono un’accumulatrice compulsiva di ispirazione”, racconta Vanessa. “Sono sempre alla ricerca di pillole visive su Instagram e Tumblr”. Nata come un archivio di ispirazione creativa, la pagina Tumblr di Vanessa ha presto attirato una nutrita schiera di follower che hanno continuato a seguirla per anni. “Non ho neanche mai pubblicizzato la mia pagina; ha continuato a crescere mano a mano che postavo”, spiega Vanessa. “Internet è un luogo strano. Mi piacciono anche le gif con gli animali”. Anche a noi, Vanessa.

L’aumento di popolarità sui social ha spinto Vanessa a riflettere di più sul proprio marchio e su come comunicarlo ai suoi follower. “Quando si tratta del mio marchio divento esigente, perciò ho creato un design che mi permette di giocare con molte combinazioni di colori. Il brillante logo obliquo e il testo rispecchiano alla perfezione i portfolio presenti sia sul sito di Vanessa che online, catturando la vivacità vibrante dei suoi lavori. Visto il riscontro positivo ottenuto dai suoi Biglietti da visita, Vanessa li distribuisce con orgoglio.”Ricevo un sacco di complimenti da persone di altri settori e potenziali clienti”. Ma, cosa forse più importante di tutte: “Mia nonna mi ha anche chiesto se poteva averne uno per sé!”

Crea il tuo marchio personale con i Biglietti da visita Luxe

Marc Provins

Marc Provins è un artista visivo e un fotografo che attualmente lavora nel Regno Unito, alla Liverpool John Moores University di Liverpool. I lavori di fotografia di Marc, splendidi ed essenziali, fondono tra loro elementi di design grafico, svelando un ottimo senso della luce e della teoria del colore. Per anni Marc ha tenuto un corso di fotografia al Trafford College di Manchester, attività che gli ha permesso di immergersi nel mondo artistico e fotografico proseguendo parallelamente la propria ricerca creativa e i suoi progetti personali.

  • Marc Provins photography
  • Marc Provins flower photograph
  • Marc Provins photograph

Oggi, l’artista cerca di coniugare l’amore per il mondo naturale con l’interesse per il design. Il risultato è un insieme di opere straordinarie realizzate in un piccolo studio domestico improvvisato. Marc utilizza la luce naturale e degli esemplari raccolti nel suo giardino per creare immagini che appaiono familiari ed estranee al tempo stesso. È un lavoro molto personale, dal momento che ho nutrito io stesso queste piante e realizzato studi fotografici mentre crescevano e cambiavano, scegliendo il momento migliore per immortalarle”. Prende un campione di colore presente nell’immagine e lo abbina a quest’ultima come elemento grafico, conferendole un tocco moderno.

Il lavoro di Marc l’ha portato a partecipare ad un festival della fotografia in Francia, perciò creare dei Biglietti da visita era un must. Ha stampato alcune delle sue immagini preferite su Biglietti da visita quadrati che si adattavano perfettamente alle proporzioni dei suoi lavori, e così ha potuto distribuire alle gallerie non solo i propri dettagli di contatto, ma anche il proprio portfolio. Marc ha usato una finitura opaca per mantenere una certa semplicità visuale che valorizza le sue immagini. “I miei Biglietti da visita hanno suscitato reazioni entusiaste”, racconta Marc. “La gente mi dice che è come ricevere un’opera d’arte in miniatura e che viene voglia di collezionare tutto il set!”

Distribuisci opere d’arte in miniatura sui Biglietti da visita quadrati

Siamo felicissimi di aver scovato questi fotografi. Usa l’hashtag #bigliettiMOO su Instagram e Twitter e condividi i tuoi design!

Avrai già sentito parlare di venditori online dal successo facile. Segui questi consigli e vedrai aumentare a vista d’occhio le recensioni positive.

1. Il tempismo è tutto

Si dice che il tempo è denaro ma nel mondo dell’e-commerce è anche la chiave per avere clienti soddisfatti. Secondo Business Insider, il 53% dei clienti che scelgono i negozi fisici invece di quelli online lo fanno perché possono ottenere il proprio acquisto in maniera istantanea. Spedire articoli rapidamente è fondamentale, così come creare aspettative su ciò che succederà e quando. Assicurati che il cliente riceva risposte rapide alle sue domande e aggiornamenti tempestivi sulla preparazione e la spedizione degli articoli.

2.  Segui l’attualità

Quando prepari il lancio o la strategia di marketing per i tuoi prodotti, ispirati al mondo che ti circonda. Le festività come il Natale, la Festa del Papà o la Pasqua garantiscono un successo assicurato, e potrai orientare i clienti verso regali specificamente pensati per questi eventi grazie ad opportune e-mail o messaggi promozionali sul tuo sito web. Poi ci sono date più particolari, come la Giornata internazionale del Jazz (30 aprile). Se la strategia ti si addice, fai il passo successivo: associare i tuoi prodotti a notizie positive, eventi, tendenze, cultura popolare e qualsiasi altra cosa in linea con il mood del momento può contribuire a far crescere le vendite. L’importante è non esagerare: una collezione di copriteiere ispirata a Game of Thrones potrebbe non attirare un pubblico abbastanza vasto da giustificarne le spese di produzione.

3. Fai sentire la tua voce

Un cabarettista di successo deve saper salire sul palco, prendere in mano il microfono e far sentire la propria voce. Una battuta d’apertura accattivante è l’ideale per accaparrarsi l’attenzione del pubblico.

Nel mondo dell’e-commerce, puoi seguire questo esempio lanciando una campagna di marketing efficace, che sia in grado di creare una prima impressione memorabile, e adottando un approccio positivo nei confronti della promozione del tuo lavoro. Questo potrebbe significare creare una nuova presenza fisica con uno stand ad una fiera dell’artigianato, partecipare ad un evento di networking o raggiungere potenziali distributori o clienti grazie all’invio di cartoline.

4. Vai sul personale

Gli spettacoli dal vivo sono noti per l’interazione tra il cabarettista e il pubblico. Per fortuna non dovrai preoccuparti dei disturbatori o fare battute sulla persona che sta facendo una telefonata in prima fila. Puoi utilizzare il tuo modello aziendale per creare legami personali con il pubblico in modo positivo. Esistono molti modi per farlo, come aggiungere messaggi di ringraziamento personalizzati che creano un’esperienza di unboxing straordinaria oppure aggiungere fotografie e messaggi dei clienti sullo store online.

5. Non perdere di vista la battuta finale

Qualunque sia la strategia impiegata per far emergere la tua azienda, il vero obiettivo resta vendere i tuoi prodotti. Come il cabarettista dovrai monitorare tutta una serie di fattori, come la reazione del pubblico, quando tirar fuori la prossima battuta (o il prossimo pacco) e come sfruttare la scia di un momento positivo. Ma dovrai innanzitutto saper mantenere l’attenzione dei clienti e far sì che continuino a fare acquisti. Se questo accade significa che stai facendo le cose nel modo giusto, che tu stia seguendo o meno i consigli di altre persone, quindi non aver paura di seguire il tuo istinto e di rompere gli schemi. È proprio quello che fanno i cabarettisti.

Fatti tornare il sorriso con un ordine diMiniCard MOO

Si dice che non è tutto oro quel che luccica. Ma dopo aver visto questi design, non siamo d’accordo.

Quale modo migliore per iniziare il nuovo anno se non dare uno sguardo al nostro hashtag #MOOcards e vedere uno scrigno di straordinari design dei clienti. Da una sidreria ad Austin, in Texas, a una designer dai mille talenti a Bristol, nel Regno Unito, questi clienti stanno facendo perdere la testa con i loro scintillanti design dorati. Ecco le loro storie…

Libby Parfitt

Libby Parfitt

Libby Parfitt è una graphic designer e illustratrice che vive attualmente a Bristol, nel Regno Unito. Dopo aver conseguito la laurea in design a Bristol, Libby ha svolto vari lavori e stage per perfezionare le sue doti. Attualmente impiegata a tempo pieno come designer presso un’azienda di editoria, Libby continua a lavorare come freelance per sviluppare il suo portfolio in costante espansione e dare sfogo alla sua creatività.

Ispirandosi a Instagram e Pinterest, Libby ha sviluppato uno stile giocoso in ogni forma di espressione, dal collage all’illustrazione. Il suo lavoro mostra sicurezza e semplicità, e integra sfondi sobri con tocchi di vivaci colori accesi. “Mi ispiro a Bristol”, afferma Libby. E si vede: le sue illustrazioni rispecchiano i colori vividi, gli schemi e le texture della città.

  • Libby Parfitt collage art
  • Libby Parfitt collage
  • Libby Parfitt art

Il lavoro di Libby l’ha portata a partecipare a mostre e fiere d’artigianato locali, e in queste occasioni i suoi appariscenti biglietti da visita con Stampa a caldo Oro si rivelano utilissimi. I design dei suoi biglietti da visita sono nati dall’esigenza di ravvivare il suo sito web da freelance. “Stavo scarabocchiando in Adobe Illustrator utilizzando il mio nuovo tablet di grafica quando mi sono ritrovata con un motivo, quindi ho deciso di aggiungere del colore e il mio logo… e voilà!”. L’abbinamento di un finish mat con un logo con Stampa a caldo Oro ha portato il suo design a un livello superiore. “Adoro la Stampa a caldo Oro! Sono orgogliosa di distribuire i miei biglietti e anche le persone li apprezzano”.

Eleva i tuoi design con la Stampa a caldo Oro

 

Austin Eastciders

Austin Eastciders

Austin Eastciders è una sidreria di Austin, in Texas. Fondata nel 2012 da Ed Gibson e Mark King, l’idea alla base di Eastciders era far rinnamorare l’America della bevanda creando un sidro perfettamente equilibrato. Unendo la tradizione della patria del sidro – l’Inghilterra – di Gibson e il senso degli affari di King, il team ha creato il suo primo sidro, Gold Top, e il resto è storia. Gold Top unisce le mele agrodolci dell’Europa a mele da dessert del Nord-ovest Pacifico per creare un piacevole sidro che ha conquistato i cuori degli amanti delle birre artigianali di tutto lo Stato.

Con altri gusti di sidro in arrivo, Gibson e King hanno costruito l’impianto di produzione all’avanguardia di Eastciders e una sala bar nel centro di Austin. Ispirandosi alla vivace scena culturale, la sidreria vanta un’atmosfera aperta e condivisa che invita gli amanti del sidro a ritrovarsi insieme. Eastciders ospita anche una serie musicale chiamata “Eastciders Rambles” che riunisce musica locale e sidro artigianale.

Austin Eastciders Cans

“Il design del logo e delle lattine di Austin Eastciders si incentra sulla semplicità della realizzazione artigianale”, spiega Danica Ferrell di Eastciders, “che richiama l’approccio vecchio stile al processo di produzione”. Il logo e la descrizione del gusto sulle lattine sono stati realizzati a mano e si basano su colori semplici per differenziare i vari gusti del sidro: tutti mostrano accenti oro che si rifanno al colore dorato del sidro.

Austin Eastciders cards

Austin Eastciders ha riprodotto il branding dorato delle sue lattine sui biglietti da visita grazie alla Stampa a caldo Oro. Collaborando con il rispettivo Account Manager Business Services, il team di Eastciders ha caricato questi modelli di biglietti da visita con Stampa a caldo Oro sulla sua piattaforma dedicata per consentirne l’ordinazione da parte di tutti i dipendenti. Ferrell afferma: “Ogni volta che distribuisco il mio biglietto da visita, ricevo sempre un ‘wow!’. E quando i clienti vedono le nostre lattine, capiscono il nesso.

Crea connessioni con la Stampa a caldo Oro

 

Paul Karas di Ware Mfg

Create connections with Gold Foil

Ware Mfg è uno studio di consulenza creativa di Detroit, nel Michigan. Fondata nel 2012 da Paul Karas, Ware Mfg lavora su progetti personalizzati di interior design, progettazione industriale e ingegneria che trasformano in realtà i sogni dei clienti. Paul è il volto dell’azienda e collabora con altri artigiani nella zona di Detroit per soddisfare le esigenze e i volumi unici di ogni progetto.

Prima di lanciare Ware, Paul ha frequentato una scuola di design e ha lavorato come Project Manager per un’azienda di progettazione. Nel tempo libero, ha trovato diversi modi per tenersi impegnato. “Facevo di tutto ed ero ossessionato dal comprendere il mondo attorno a me”. Questa curiosità lo ha aiutato a creare uno stile di design unico che si ispira ai viaggi, alle persone e all’architettura di Detroit. “Più di recente mi sono ispirato molto all’architettura e alla cultura Maya”. La dichiarazione d’intenti dell’azienda riprende le varie ispirazioni: “Ware Manufacturing crea e traduce la confusione delle grandi idee in ordine”.

  • Paul Karas furniture design
  • Paul Karas design
  • Paul Karas working

“Di recente ho ridisegnato il logo di Ware Mfg per renderlo una fabbrica in cui tutti i sogni diventano realtà e le uniche emissioni sono buone idee. Come una sorta di fabbrica di Willy Wonka ma più invitante, e si possono acquistare i biglietti, naturalmente dorati!”.

I biglietti da visita di Ware riflettono l’aspirazione di trasformare le idee in oggetti. Quando Paul ha scoperto l’opzione Stampa a caldo Oro di MOO, sapeva già che sarebbe stata perfetta per i suoi design. “Adoro i miei biglietti da visita! Apprezzo la possibilità di avere più design sul retro con Printfinity. Ora, quando distribuisco i miei biglietti da visita la reazione ha due effetti: un sorriso e un attento posizionamento nella tasca”.

Stampa a caldo Oro per più design con Printfinity

 

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Immagina una nuvoletta che ti segue ovunque, capace di contenere tutto ciò di cui hai bisogno e alla quale puoi accedere in ogni momento. Il sogno diventa realtà con un cloud storage moderno e sicuro.

Cos’è il cloud?

Purtroppo non è proprio una nuvoletta che ti segue ovunque. Il termine “cloud” (nuvola) indica i file archiviati su server remoti ai quali è possibile accedere in qualunque luogo mediante una connessione internet. Invece di essere archiviati sul disco rigido del tuo computer o su dispositivi fisici come una chiavetta USB o un floppy disk (te lo ricordi?), i file vengono conservati assieme a quelli di molte altre persone da aziende specializzate nella digitalizzazione dei dati.
Oltre ai sistemi di cloud storage, esse dispongono anche di software cloud, ovvero strumenti digitali che si possono utilizzare mediante un sito web, anziché installare un programma sul proprio computer. Un esempio? Google Docs, un sistema basato su tecnologia cloud da utilizzare attraverso il proprio browser.

Perché è utile?

Il cloud storage è ideale per chi lavora in luoghi diversi, come gli spazi di co-working, i caffè, oppure in più uffici in varie città. Inoltre, è estremamente pratico anche per lavorare sul treno, quando si viaggia all’estero o si visitano amici e parenti. Si può viaggiare leggeri anche con una gran quantità di dati come i file di Adobe Illustrator. Ma soprattutto, non si rischia di dimenticare niente di essenziale.

Il cloud storage è anche perfetto per eseguire il backup dei documenti, conservando copie nel cloud e sul disco rigido. Un ottimo esempio è Google Photos: è possibile infatti impostarlo in modo tale da conservare una copia di ogni foto scattata sullo smartphone. Se perdi il tuo cellulare o hai bisogno di liberare memoria cancellando foto, queste vengono comunque conservate in tutta sicurezza.

È sicuro?

Se le questioni legate alla sicurezza ti preoccupano molto, è comprensibile che tu abbia delle perplessità sul fatto di conservare i file personali nei server di qualcun altro. Per fortuna, le misure di sicurezza utilizzate per proteggere i dati sul cloud sono testate e garantite. Se finora hai utilizzato un servizio di e-mail su web come Hotmail, Gmail o Yahoo, i tuoi dati personali sono già archiviati su un cloud, protetti da una password. Molti provider di cloud storage utilizzano la stessa tecnologia delle e-mail, delle banche e dello shopping online: un account protetto da password, talvolta supportato da dati memorizzabili.

Un altro importante strumento di sicurezza è la crittografia, che nasconde i dati mentre questi passano dal cloud al computer e viceversa. Le informazioni vengono convertite in un formato illeggibile mediante un codice segreto che può essere interpretato solo dal tuo computer e dalla rete del provider. Per capire se il computer sta inviando e ricevendo dati crittografati, è sufficiente individuare il piccolo lucchetto sulla barra degli indirizzi del browser, nell’angolo in alto a sinistra. Su HowStuffWorks troverai ulteriori dettagli relativi al funzionamento della crittografia.

Quanto costa?

Esistono molte opzioni gratuite di cloud storage, fra cui Dropbox e Google Drive. Di solito, i servizi cloud offrono uno spazio di archiviazione gratuito più ridotto – generalmente qualche GB – mentre gli upgrade, a pagamento, mettono a disposizione uno spazio maggiore.

Cos’è la sincronizzazione?

La sincronizzazione consiste nell’aggiornare automaticamente i propri dati su più dispositivi, così tutto risulta…sincronizzato! La sincronizzazione è un modo intelligente per utilizzare il cloud storage come backup dei propri file. Si può usare anche per mantenere le stesse preferenze su più dispositivi: ad esempio, per avere gli stessi segnalibri nel PC dell’ufficio e a casa, o le stesse playlist musicali sul computer e sul telefono. Il cloud invia gli ultimi aggiornamenti a ogni dispositivo sincronizzato, così quando si aggiorna uno di questi, le modifiche risultano anche su tutti gli altri.

Come scegliere un servizio di cloud storage?

La tentazione di scegliere l’opzione più economica disponibile – o quella che offre il più grande spazio di archiviazione gratuito – è molto forte. Ma non devi scegliere un provider di cloud solo in base al prezzo. Chiediti anche se:

  • l’azienda è rinomata per la sicurezza
  • usa la crittografia per proteggere i tuoi dati
  • i loro sistemi ti sembrano facili da usare
  • preferisci che l’archiviazione sia collegata al tuo account e-mail già esistente (come per i servizi di Google e Microsoft)

Vale anche la pena verificare il modo in cui cercano di prevenire eventuali incidenti. Un buon provider assicura sempre una certa ridondanza all’interno dei propri sistemi, vale a dire che conserva più copie dei dati in spazi diversi. In pratica, esegue un backup dei tuoi backup. Puoi trovare maggiori informazioni sullo spazio di archiviazione extra in questa guida della BBC.

Sei pronto per volare fra le nuvole? Perché non iniziare realizzando il tuo biglietto da visita MOO sul nostro sito web?