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Dovresti unirti ad un’associazione?

Chatting in a café

Entrare nel mondo delle associazioni e dei gruppi potrebbe essere un nuovo modo di dare una marcia in più alla tua vita sociale e professionale. Hai visto cosa hai a disposizione?

Se sei un lavoratore freelance, unirti ad un’associazione potrebbe aprire nuove opportunità di networking, apprendimento, e divertimento! Probabilmente conosci già le associazioni nazionali relative alla tua professione, ma quelle rappresentano solo la punta dell’iceberg. Ecco qui una raccolta di alcune di quelle meno conosciute ed aperte a tutti i lavoratori, compresi quelli in proprio…

Oddfellows

Questo venerabile gruppo è nato nel Regno Unito nel XVIII secolo. All’epoca, le corporazioni e le società commerciali esistevano solo per professioni diffuse, quindi Oddfellows (Odd Fellows negli Stati Uniti e a livello internazionale) nacque come soluzione per quelli lasciati fuori, che solitamente erano artigiani specializzati.

Oggigiorno l’associazione è attiva nel Regno Unito e negli Stati Uniti e, anche se è classificata come una confraternita, tutti sono possono farne parte, sia uomini che donne. L’idea di base è quella di sviluppare nuove amicizie, aiutarsi a vicenda e farsi coinvolgere in eventi e attività di volontariato e beneficienza. I membri del Regno Unito ottengono anche sconti stile sindacato inclusi nella quota di iscrizione di 30£ all’anno.

Perfetta per: spiriti indipendenti con idee fuori dal comune e vogliono mischiarsi con persone diverse.

William Morris Society

Il leggendario designer Vittoriano William Morris è tenuto in vita da questa società che ha filiali Negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito, ed è aperta a membri internazionali. Dedicata al lavoro e alla filosofia dell’artista a cui si ispira, la William Morris Society organizza regolarmente discussioni, workshop, visite a musei e gallerie, e pubblica una rivista e delle newsletter più volte all’anno. Costa 30$ / 22£ all’anno, o 50$ in Canada, e i membri degli USA sono automaticamente iscritti anche alla società britannica.

Perfetta per: Creatori, pensatori e sognatori che cercano nuove fonti d’ispirazione.

Women’s Institute

Oggi il WI è molto diverso dal vecchio stereotipo delle casalinghe che si limitano a sfornare biscotti e creare composizioni floreali. Anche se alcune di queste attività sono ancora incluse, nella società Britannica sono disponibili workshop, eventi e corsi che coprono temi come scienza, fotografia, sport, politica ed educazione. In Canada, dove è nato il WI nel 1897, il Federated Women’s Institutes of Ontario ha sempre più successo, mentre in Scozia, Galles, Irlanda e Australi ci sono istituti connessi attraverso l’organizzazioneg Associated Countrywomen of the World. Come suggerisce il nome, il WI è soltanto aperto ai membri di sesso femminile, anche se gli uomini possono partecipare ad alcuni corsi e attività nel Regno Unito. Adoriamo la varietà di corsi disponibili all’idillico Denman College.

Perfetta per: Artiste, creatrici, artigiane ed imprenditrici.

IEEE

Rivolto ad ingegneri e professionisti del mondo della tecnologia, l’IEEE è anche aperto a studenti e lavoratori coinvolti nelle industrie tecniche e digitali. Offre opportunità di networking, educazione, e una vasta gamma di piccole comunità specializzate, tra cui una per gli “Imprenditori” e una per i  “Giovani Professionisti”. Questa associazione è davvero internazionale, con uffici in tutto il mondo e membri in 160 paesi. Perfetta per quelli che vogliono sfruttare la propria libertà e trovare opportunità lavorative all’estero.

Perfetta per: programmatori, creatori e carrieristi internazionali

Stai per unirti ad una comunità? Non dimenticarti di avere dei biglietti da visita a portata di mano.

Samantha, proprietaria della caffetteria All That Java, si impegna per cambiare il modo in cui compri il tuo caffè. mettendo la semplicità al centro del suo concept.

Il caffè. Come farne a meno? Ne basta una tazza per iniziare la giornata con il piede giusto. Ma perché sia davvero efficace, è bene che sia di buona qualità e servito in modo semplice e rapido.

Samantha, proprietaria di All That Java, ha dedicato la sua carriera alla ricerca della formula magica per soddisfare le tue esigenze in fatto di caffè. Quando viveva a Seattle, adorava prendere il caffè in uno dei comodi take-away che le hanno salvato la giornata in più di un’occasione.

Una volta di ritorno sulla costa Est degli Stati Uniti, ha scoperto con stupore che l’idea non aveva ancora preso piede. Forte della sua esperienza sulla costa occidentale, si è decisa a importare questo concept semplice e pratico che l’aveva conquistata. Ed è così che è nato All That Java, una rivoluzione nel nostro modo di pensare il caffè!

Cosa ti ha spinta ad aprire All That Java?

Quando vivevo a Seattle in città c’erano cinque take-away e ogni giorno facevo la coda con un sacco di altre macchine per comprare un caffè senza dover scendere dall’auto. Ogni volta che tornavo a casa, sulla costa Est, non potevo fare a meno di chiedermi perché quei chioschi non avessero ancora preso piede. Dieci anni dopo sono tornata a vivere a Rhinebeck e, forte della mia esperienza sulla costa occidentale, ho deciso di aprire All That Java per permettere a chiunque di bere un ottimo caffè in modo semplice e pratico. E sono felice di averlo fatto!

Hai trovato prima la location o il concept?

Era da tempo che pensavo di aprire una piccola catena di caffetterie. Ma, tra locali indipendenti e catene tipo Starbucks, a Seattle c’era già tutto. Da me, a Rhinebeck, nella Hudson Valley, il mio sogno non era ancora stato realizzato. Mi è sembrato il posto perfetto per iniziare, quindi ho deciso di tornare. Conoscevo gli abitanti. E adesso so anche come bevono il caffè.

Che cosa ha ispirato il design del tuo brand? L’hai creato tu?

Adoro giocare con la grafica al computer. Prendi la “v” di “Java”, ad esempio. All’inizio mi sono chiesta: “Dovrebbe essere una tazza? No, aspetta, l’idea è quella del caffè d’asporto. Sarebbe meglio un bicchiere di carta”. E da lì ho preso a creare fino a trovare il design perfetto. Ho usato lo stesso metodo per creare la forma della caffetteria vera e propria: disegni, disegni e ancora disegni.

Dal punto di vista dei colori ho iniziato con toni molto neutri: grigio ardesia, blu navy e bianco. Dopo uno o due mesi ho inserito degli elementi con colori più vivaci. È il mio modo di creare: inizio sempre con i neri, i grigi e i bianchi e poi improvvisamente aggiungo un candelabro blu elettrico.

Ci piace molto il tuo modo di interagire con i fan sui social network, con idee come l’hashtag #brewpoint. Perché pensi che sia importante avere una voce online?

In genere il caffè è un acquisto impulsivo, quindi credo che sia importante avere una presenza online per farmi conoscere.

Instagram è un social network divertente, e mi è sembrato il migliore per iniziare. Ho iniziato creando #brewpoint, un hashtag con cui i miei clienti potessero condividere i loro scatti e le loro esperienze, che si è trasformato in una straordinaria community di amanti di Java.

  • All that Java coffee cups
  • All that Java coffee cups

Cosa ti ha dato l’idea di creare un sistema di ordinazione via messaggio?

Per me l’efficacia e la semplicità sono le parole d’ordine. Sono i motivi che mi spingevano a fare la coda ai take-away di Seattle tutti i giorni. Volevo offrire ai miei clienti la stessa esperienza: un modo semplice per prendere un caffè. Per il momento abbiamo elaborato un sistema di messaggi, ma in futuro conto di creare un’app dedicata.

Hai da poco aperto la tua seconda caffetteria a Hudson. Ci sono errori che hai evitato di fare grazie alle lezioni che hai imparato a Rhineback?

Assolutamente sì. Siamo molto più efficienti rispetto all’inizio. Abbiamo ottimizzato la disposizione degli spazi. Java 2 è grande solo 9 m², quindi l’organizzazione è d’obbligo! Abbiamo ripreso il metodo che avevamo usato la prima volta, quindi tutto è stato molto più facile. Ci sono voluti solo sette giorni per costruire Java 2.

  • All that Java coffee
  • All that Java coffee
  • Making coffee in All that Java coffee stall
  • Serving coffee in All that Java coffee stall
  • All that Java coffee
  • All that Java coffee

Puoi raccontarci quello che ti ha spinta a creare i tuoi #bigliettiMOO?

Uso MOO da anni per la stampa dei miei progetti personali. Mi affidavo a MOO per il mio lavoro di fotografa ancor prima di creare Java, quindi sapevo di essere in buone mani! La gamma di forme e dimensioni offerta da MOO è molto versatile e mi ha permesso di creare moltissimi supporti di marketing, dai biglietti da visita alle carte fedeltà.

Qualunque sia il colore o il design che creo sullo schermo, so che sarà lo stesso che arriverà per posta dopo pochi giorni. La texture dei materiali è incredibile – i clienti ci fanno un sacco di complimenti.

  • All that Java loyalty cards
  • All that Java loyalty cards
  • All that Java mini business cards

Avviare un’attività è un’esperienza terrificante ed entusiasmante al tempo stesso. Che consigli daresti agli imprenditori che vogliono lanciarsi in un’avventura del genere?

Per me la cosa più importante è seguire l’istinto! Sorridi, sii riconoscente, ama la vita e ricorda di approfittare di ogni momento del viaggio!

La straordinaria imprenditrice Lucy Frost ha creato il brand della sua nuova boutique di tatuaggi. Leggi la sua storia

Vuoi fare colpo dal primo sguardo all’ultima stretta di mano? Il cartoncino Classic di MOO ti aiuterà.

Biglietti da Visita, MiniCard e Cartoline Classic sono stati creati per fare colpo su tutti! Stampati su cartoncino premium, con finitura opaca o lucida, Classic è davvero irresistibile, sia alla vista che al tatto.

Ecco 3 clienti e la storia delle loro attività, dalla musica al graphic design. Fatti ispirare dalle loro fantastiche creazioni.

 

Head & Hands

Amanda Wayne è la fondatrice del santuario online per la cura di sé, Head & Hands, con sede a Londra. Head and Hands è un’attività a tre braccia: prima di tutto è un negozio, che una volta era fisico, mentre ora è online, poi è costituita dai workshop di artigianato organizzati da me e altri artisti, e l’ultimo braccio è quello che mi ha dato l’ispirazione: il massaggio indiano al cuoio capelluto.  

Prima di Head and Hands Amanda lavorava per uno studio di design, lavorando con la comunità e organizzando workshop.Lavoravo con comunità che stavano per affrontare dei cambiamenti, aiutandole a creare delle decisioni riguardanti il design nel loro ambiente. All’università ho studiato arte grafica e design, e poi ho iniziato a lavorare nelle scuole, unendo la mia esperienza nel mondo dell’arte con il contatto con le persone. Le persone sono sempre state al centro di ciò che faccio.”

Non c’è nulla come la connessione che stabilisci con i clienti in un negozio. Creare la stessa esperienza online può essere difficile, dato che non è altrettanto tattile. Ovviamente c’è l’opportunità di personalizzare e impacchettare gli ordini, che mi piace molto. Scrivo una nota a tutti quando invio il pacco, e ho anche degli adesivi con messaggi positivi, quindi l’esperienza dell’aprire i prodotti è già un atto di cura di sé. È un po’ come avere una conversazione con il cliente.”

Manda un po’ d’amore con le Cartoline Classic

 

Brooklyn Basement

Brooklyn Basement Records, una casa discografica indipendente che promuove concerti negli stati di New York e del Tennessee, è stata fondata dall’artista indipendente Ron Pope e dal suo manager Blair Clark. Hanno lanciato l’etichetta a settembre 2015 in un seminterrato di Brooklyn. E, all’arrivo dei loro biglietti da visita MOO, hanno dichiarato di sentirsi finalmente ufficiali.

Blair ci ha spiegato: “Quando dai vita ad una nuova attività, è importantissimo avere qualcosa a portata di mano da dare alla gente. Andiamo spesso a eventi di networking del nostro settore, quindi i biglietti sono essenziali per creare nuovi contatti. Abbiamo scelto la finitura opaca perché ci sembrava che riflettesse il branding dell’etichetta: classico, alla moda e raffinato.”

“Le e-mail sono una parte essenziale del business ai giorni nostri, ma trovo che dare qualcosa di materiale dopo una conversazione sia un metodo quasi infallibile per ricevere un’e-mail il giorno seguente. Mentre il metodo “ti mando subito un’e-mail” porta gli interlocutori a leggerla al momento, e quindi non sarà nel loro inbox il giorno dopo. In più, è sempre carino mostrare qualcosa del proprio marchio, ed avere dei biglietti di stile con il nostro logo attira sempre l’attenzione.”

Rendi ufficiale la tua attività con i Biglietti da Visita Classic

 

Juliet Meeks

Juliet Meeks è un’artista e graphic designer con sede a New Orleans, in Louisiana. I suoi acquarelli delicati, i font audaci e i motivi naturali sono perfetti per le stampe, le borsette e gli altri prodotti del suo negozio online.

Juliet utilizza le nostre Minicard come etichette per i suoi prodotti. Le ha create con gli angoli arrotondati perché, come dice lei, “così sono ancora più speciali”, e ama poter stampare il suo portfolio sul retro dello stesso pacchetto di biglietti da visita.

“Credo che nell’era dei social media i prodotti di stampa siano più importanti che mai. Le persone si sentono più legate alla tua attività o al tuo marchio se possono portarne con sé un pezzetto, anche se si tratta solo di un biglietti da visita. Mi piace anche molto l’elemento interattivo dello scegliere il biglietto che preferisci; è sempre divertente vedere chi sceglie cosa!”

Crea nuovi contatti con i biglietti MiniCard Classic

Con uno stile e una personalità tanto unici quanto i suoi design, la design industriale Kickie Chudikova vuole cambiare il mondo, un prodotto alla volta.

Scegliere una carriera è stato facile per Kickie: ha sempre saputo che voleva creare e reinventare prodotti. È stato il tempo passato a Vienna alla University of Applied Arts, però, che l’ha trasformata e le ha fatto sviluppare la visione attuale.  

Ora, a New York, Kickie lavora a tempo pieno per lo studio di Karim Rashid, e gestisce la propria attività di design nel tempo libero. Qui ci racconta perché vuole creare design che migliorano il nostro mondo, ci rivela il suo oggetto da isola deserta e condivide la sua opinione sui biglietti da visita.  

Descrivi il tuo lavoro come ‘la funzionalità in equilibrio con la bellezza’. Cosa significa?

Nella vita, ci circondiamo di oggetti. Acquistiamo ciò che ci serve, il che rappresenta la funzionalità, ma basiamo la scelta sull’attrazione inconscia che proviamo per gli oggetti, ossia sulla loro bellezza. I prodotti devono funzionare ma anche essere attraenti. L’equilibrio sta nella transizione tra l’utile e il bello.

Detto questo, la bellezza non sta solo nella forma e nel colore, am anche nel modo in cui interagiamo con un oggetto e il suo valore emotivo.

  • Product design
  • Design headphones
  • Product design

Cosa ti ha portato a studiare design industriale a Vienna?

Ho sempre saputo di voler reinventare oggetti, solo che quando ero piccola non sapevo fosse una professione. Mio padre era un ingegnere edile, e mi ha consigliato di diventare architetto, ma il design industriale entra più nel dettaglio, e le dimensioni fanno per me.

Ho iniziato alla Technical University di Bratislava, e poi ho scoperto che Hartmut Esslinger (fondatore di frog design) era a capo di un corsi alla University of Applied Arts di Vienna. Io sono stata una dei 12 fortunati ad essere ammessi quell’anno.

E stato un periodo davvero formativo che ha influito sul resto della mia vita e mi ha aperto nuovi orizzonti. Mi ha dato l’opportunità di viaggiare: ho fatto uno scambio con il Politecnico di Milano e ho visitato società come la Apple e Google in California.

I tuoi design si concentrano sulla reinvenzione di oggetti e routine di tutti i giorni, rendendoli più divertenti. A cosa ti sei ispirata?

Guardo al mondo con occhio critico. I designer hanno grandi responsabilità: prendono decisioni che influenzano la vita di tutti. Non ci sono scuse per gli errori nel design, e mi arrabbio quando vedo dei prodotti con dei difetti evidenti.

Il mio obiettivo è quello di approcciarmi al design in modo giocoso e divertente per far sorridere la gente e far provare loro delle emozioni. Ho appena creato una tazza per le persone con un naso imponente: è fatta per farcelo stare comodamente quando bevi, così non devi piegare la testa troppo all’indietro.

Cerchi di creare oggetti che migliorino il mondo. Qual è un oggetto senza il quale tu non potresti vivere?

Il mio oggetto da isola deserta: il nastro adesivo. Può essere usato per qualsiasi cosa, per aggiustare un buco su una barca o per farsi un paio di scarpe.

Non lavoro solo sui miei design, ma anche per lo studio di Karim Rashid, il che mi permette di avere un grande impatto e di lavorare direttamente su prodotti di produzione di massa venduti in tutto il mondo.

Per migliorare il mondo in maniera significativa, però, si deve reinventare e lavorare su grande scala. Per esempio il lavoro che Elon Musk sta facendo su SolarCity, oppure Tesla e SpaceX. Riesce a ribaltare dei paradigmi e a rimodellare dei sistemi per creare un mondo migliore. Quello per me è il prossimo passo.

C’è un oggetto che vorresti inventare, ma non ne hai ancora avuto occasione?

Vivo a New York City da tre anni e sono sempre scioccata dalla quantità di spazzatura per le strade. È davvero difficile riciclare qui, e a molte persone semplicemente non importa, o forse non sono informate.

L’inquinamento è una scelta di design: dobbiamo educare e spingere i nostri clienti verso l’utilizzo di materiali sostenibili, creare oggetti riciclabili ed usare meno risorse per non aggiungere spazzatura al mondo in cui viviamo. Questo è di certo uno dei problemi che vorrei affrontare nel futuro prossimo.

I tuoi design sono tutti oggetti 3D. Come fai a presentarli in 2D sul tuo sito e sui biglietti da visita?

Credo che la fotografia, le rappresentazioni e i video siano il modo migliore per comunicare le mie idee in 2D.

Avere dei biglietti da visita è come avere un orologio da polso: devono essere fantastici! Grazie alla tecnologia Printfinity di MOO posso avere un design diverso su ogni biglietto, così da poterli distribuire in base agli interessi dei futuri clienti

Come promuovi il tuo marchio?

Ho un approccio alla “Gesamtkunstwerk” o “opera d’arte” con i miei design, e mi considero la personificazione del mio marchio. Creare i miei vestiti, produrre i miei gioielli con la stampa 3D e indossare indumenti coloratissimi è una grande parte della mia identità, e del mio marchio.

Credo che le immagini rappresentino moltissimo, e per questo mi piace avere dei biglietti da visita. Per esempio, la mia serie totem rappresenta ciò che faccio con il design del prodotto: combino forme e texture per creare composizioni astratte e studi con i materiali che ho a disposizione. Tutto ciò su un pezzo di cartoncino!

Penso anche che Instagram sia un modo facile e prezioso per promuovere il mio marchio e il mio lavoro.

Che consigli daresti agli aspiranti imprenditori che vogliono mettersi in proprio?

Lavorate sodo e rimanete critici verso il vostro lavoro; essere in grado di allontanarsi e guardare le cose da un’altra prospettiva è importantissimo. Scoprite la direzione in cui volete andare, così, anche se ci metterete del tempo, alla fine ci arriverete.

Penso anche che il networking sia la chiave del successo. Potete essere eccezionali nel vostro lavoro, ma alla fine importa anche chi conoscete e con chi lavorate, quindi uscite e fatevi conoscere. Ma non dimenticatevi la cosa più importante: divertitevi!

Dai ai clienti un Biglietto da Visita personalizzato con Printfinity

Essere un’azienda è una cosa, essere un marchio un’altra. Ecco come sviluppare una serie di valori che porteranno la tua attività a un livello superiore.

Valori del brand chiaramente articolati possono rafforzare la cultura aziendale. In cambio, è possibile attrarre dipendenti adatti, creare una maggiore fidelizzazione dei clienti e aumentare la motivazione del team.

Può essere complesso trovare il tempo per riflettere sui valori del proprio marchio quando l’azienda (e il team) stanno crescendo. Probabilmente stai pensando a profitti e perdite, se devi ampliare maggiormente il tuo team e come incrementare il tuo fatturato.

Non preoccuparti: ti sveleremo come fare. Ecco alcuni modi per sviluppare i valori del brand.

 

Definisci il tuo “perché”

Può sembrare semplice, ma può essere sorprendentemente complesso da definire. Tuttavia, quando avrai scoperto il tuo “perché”, le persone affluiranno numerose: Simon Sinek ne parla nel suo TED Talk, che vale la pena guardare mentre rifletti sul tuo “perché”.

Perché fai quello che fai? Stai risolvendo un problema che trovavi particolarmente frustrante da cliente? Hai osservato qualcuno in difficoltà e desideri evitare che accada ad altre persone? Hai imparato qualcosa che prima non sapevi e ti senti spinto ad agire dando impiego o inviando denaro/merci a persone meno fortunate della tua comunità?

Non importa quanto sia diffuso il tuo prodotto o la tua offerta, alla base deve esserci un forte “perché”. Un’azienda di prodotti per la pulizia della casa può sembrare indifferente, ma se hai l’obiettivo di ripulire anche l’ambiente, con packaging e ingredienti ecocompatibili?

 

Definisci a chi offrire il tuo aiuto

Ogni prodotto deve avere un cliente target. Chi stai aiutando con i tuoi prodotti e servizi? Ti concentri di più sull’aiuto a singoli clienti? Comunità o gruppi specifici? Attività non profit o di altro tipo? Dopo aver compreso a chi desideri rivolgerti con i tuoi servizi o prodotti, puoi integrare tale informazione nel tuo “perché” e nei valori del tuo brand.

Puoi anche utilizzare questo esercizio per affinare i tuoi valori e il tuo prodotto. Quando pensi a chi stai aiutando, pensa non soltanto alle esigenze quotidiane, ma nello specifico alle necessità che non sono soddisfatte (del tutto o solo parzialmente: esiste un prodotto che aiuta in parte il problema senza risolverlo). In che modo il tuo prodotto risolve tale problema? E perché per te è importante risolvere il problema di questo specifico gruppo?

 

Avere uno scopo esterno al lavoro

Questo procede di pari passo con il tuo “perché” e può essere un modo per mostrare alle persone che tu e la tua azienda siete all’altezza dei vostri ideali. Se il tuo “perché” comporta l’aiuto alle mamme in difficoltà, magari il tuo scopo al di fuori del lavoro potrebbe essere del volontariato o l’invito alla beneficenza per i centri locali dedicati alle donne. Se nel tuo “perché” c’è l’“empowerment”, o se è un valore centrale del tuo brand, può essere opportuno prevedere programmi di sviluppo extracurriculari e rendere disponibili ai dipendenti risorse formative.

Stila un elenco che includa il tuo “perché” ed eventuali valori chiave della tua azienda (ad esempio far sentire i clienti importanti). Una volta completato l’elenco, trova alcune idee per integrare tali valori in uno scopo esterno al lavoro.

 

Recluta un team che rispecchi i tuoi valori

Gestire un’azienda con forti valori del brand significa accertarsi che il tuo team sia allineato con tali valori. Ciò crea un’esperienza migliore per tutti: i membri del tuo team si sentiranno maggiormente motivati a lavorare insieme e i nuovi assunti si integreranno più rapidamente, creando un team coeso.

Per riuscire a farlo, struttura le domande del colloquio e il processo di assunzione in base ai tuoi valori. Se la “tenacia” è uno dei valori del tuo brand, chiedi ai candidati di un momento della loro vita in cui hanno perseverato contro ogni probabilità. Se la tua azienda sostiene una causa sociale, parlane nel colloquio. Non dimenticare di menzionare tutto questo sulla pagina “Opportunità di lavoro” del tuo sito web, oltre ad altri spazi del sito: qualcuno potrebbe leggere i valori del tuo brand, sentirsi ispirato e presentare la propria candidatura.

 

Accertati che i tuoi valori corrispondano al tuo branding

Infine, accertati che i tuoi valori siano in linea con il tuo look generale e viceversa. Ad esempio, se la tua è un’azienda ecocompatibile, un look pesantemente industriale potrebbe non essere la scelta giusta. In caso di assenza di corrispondenza, potrebbe essere giunto il momento di un rebranding, altrimenti si corre il rischio di confondere i clienti.

 

Perché fai quello che fai? Condividi i valori del tuo brand nei commenti sottostanti!

Ami la libertà del lavoro in proprio, ma ti manca la vita da ufficio? Il co-working offre l’equilibrio perfetto tra indipendenza professionale e appartenenza ad una comunità creativa.

I freelancer e i piccoli business stanno scegliendo sempre di più di lavorare da spazi di co-working, piuttosto che da casa, e non è difficile capire il perché. Condividere uno spazio comune aiuta a risparmiare sull’affitto, sulle spese generali, sulla stampa e sull’arredamento.  E se scegli bene, puoi anche approfittare di un ambiente amichevole e produttivo che migliora la qualità del tuo lavoro e della tua vita.

Le stime di Deskmag’s 2017 predicono che oltre un milione di persone utilizzeranno gli spazi di co-working entro la fine dell’anno, mentre la Harvard Business Review ha raccolto informazioni su come e perché le persone prosperano negli ambienti di co-working. Se stai pensando di unirti ad una comunità, dai un’occhiata a questa guida delle cose da sapere sui diversi tipi di ambiente per trovarne uno che fa per te.

Affittare una scrivania in un ufficio già esistente

Immagina un Airbnb per gli uffici. Le piccole attività coprono i costi dell’affitto del loro ufficio affittando le scrivanie in più a degli individui che cercano spazi di co-working. Con questa opzione probabilmente avrai una scrivania, un computer, accesso a stampanti e altri extra come sale riunioni, a seconda di ciò che è incluso nel contratto. Avrai lo spirito di squadra di un ufficio, ma il tuo capo sarai tu!

Perfetto se…

  • Vuoi avere uno spazio dove poter organizzare il tuo “equipaggiamento”
  • Hai un orario settimanale regolare
  • Vuoi far parte della cultura aziendale di una start-up, ma mantenere la tua indipendenza
  • Cerchi uno spazio di co-working vantaggioso dal punto di vista economico

Postazioni libere

Come il suo cugino aziendale, il sistema a postazioni libere dà accesso ad un ufficio con scrivanie disponibili in ordine di arrivo. Lo spazio è gestito come ambiente di co-working, quindi tutti sono indipendenti. Molti di questi spazi offrono un’atmosfera di comunità e alcuni organizzano eventi con workshop o sessioni di networking per conoscere altri freelancer. Di solito dovrai portare il tuo computer e tutto ciò che ti serve per lavorare, come per esempio una tavoletta grafica.

Perfetto se…

  • Non hai bisogno di un grande schermo o altri attrezzi di lavoro
  • Ti piace chiacchierare e lavorare in un ambiente dinamico
  • Vuoi risparmiare
  • Vuoi lavorare soltanto ogni tanto in ufficio
  • Non hai bisogno di molta privacy

Incubazione

Gli spazi d’incubazione sono ideati per aiutarti a lanciare la tua attività o start-up. Ti puoi aspettare di lavorare a fianco di altre piccole attività, e di avere accesso a sessioni di supporto per nuovi business, connessioni con aziende del settore e potenzialmente anche con investitori e finanziamenti, se la tua idea avrà successo.

Perfetto se…

  • Hai grandi ambizioni
  • Vuoi dedicarti alla tua attività al 100%
  • Sei bravo/a a presentare le tue idee

Stai accrescendo la tua attività? Segui questi consigli per mantenere i dipendenti coinvolti

Troviamo le spille semplicemente irresistibili. E quando sono abbinate a dei biglietti da visita dal design perfetto come questi, capirai di cosa parliamo. Quattro dei nostri fantastici clienti hanno condiviso le loro meravigliose creazioni, e un po’ della loro storia.

Questi quattro designer hanno qualcosa in comune. Creano spille irresistibili. Quando le abbiamo viste, abbiamo dovuto condividerle! I loro design meravigliosi vengono esposti su bellissimi biglietti #MOOCards, amati da tutti i clienti. Quali sono i tuoi preferiti? (Noi non riusciamo a decidere.)

Xoxo Designs by Ruth

Ruth Tullis, titolare di Xoxo Designs ha sede a Glasgow, nel Regno Unito, e si descrive come “un’artista e creativa”. Ruth crea e vende biglietti d’auguri colorati, stampe motivazionali e spille, e dice di “essere sempre alla ricerca di nuove idee.” Ruth attualmente lavora part-time sulla sua attività e si giostra un altro lavoro quattro giorni alla settimana. Il suo sogno è quello di lavorare sul suo business a tempo pieno!

Ruth Xoxo pins

Ruth prende ispirazione per i suoi design da “motivi, fiori, lo spazio, la tipografia, libri e i social media”. Si è anche data alla calligrafia recentemente, facendo pratica e provando tecniche diverse. Quando non fa la creativa la puoi trovare “alla ricerca del brownie perfetto, o davanti ad una gara di F1”. È anche “ossessionata dalla NASA”: Ruth ha visitato la Florida l’anno scorso e lo spazio la affascina moltissimo.

Ruth ha creato i suoi primissimi Biglietti da Visita MOO per una mostra universitaria. Ora utilizza le Cartoline e i Biglietti da Visita per promuovere la sua attività, utilizzando i biglietti come supporto per le sue spille. “Metto un Biglietto da Visita e una Cartolina di ringraziamento in tutti gli ordini che spedisco, e i miei ordini vanno dappertutto. Adoro disegnare i miei biglietti: il sito web lo rende facile e divertente.”   

Ringrazia i tuoi clienti con le Cartoline

engine7design

Tim Nerney non si ferma mai! La sua boutique di branding e design, engine7design, è a Troy, NY. Lui proviene da una famiglia di pompieri ed è un pompiere volontario da più di 30 anni. Ci ha detto che, quando “non sta spegnendo fuochi creativi, salva gatti e spegne incendi”. La carriera di Tim nel marketing e nel design è iniziata 20 anni fa in un negozio di stampa, e durante gli anni ha lavorato per diverse agenzie creative, prima di avviare E7 nel 2009.

Pin Job pins

Le fantastiche spille di Tim ci hanno colpito e, quando gli abbiamo chiesto da cosa prende ispirazione, ci ha risposto: “PIN JOB è un servizio di emergenza e un motto per il mio marchio. Una spilla rende omaggio a Troy, l’architettura storica dello stato di New York e l’altra è una risposta non verbale per tutti i teenager arrabbiati.”

Questi biglietti sono stati ideati come supporto per le spille di Tim, create come progetto personale, ma Tim usa MOO anche per stampare biglietti per i suoi clienti in tutto il mondo. Tim usa i Biglietti da Visita Luxe Quadrati, e li descrive come fatti di un “cartoncino spesso a finitura naturale che permette alle spille di essere sfoggiate al meglio alla Anchor No. 5 Boutique”, un negozietto di fronte al suo studio specializzato in prodotti locali. Tim ha aggiunto: “Ordinare i biglietti è facilissimo e so che avrò sempre prodotti di qualità per un prezzo abbordabile, e in più, a volte, un po’ di torta!”

Fatti notare tra la folla con Biglietti da Visita Luxe Quadrati

Rachel Lin

Rachel ha sede in Canada e lavora come freelancer per un’agenzia di design. Crea spille smaltate e stampe carinissime come progetti personali. L’anno scorso Rachel e i suoi colleghi hanno partecipato ad una sfida di illustrazioni di 100 giorni, e a seguito dell’evento, le persone hanno iniziato a chiedere a Rachel di avere stampe delle sue illustrazioni: “Ero sorpresa che qualcuno volesse delle mie opere”. Da allora Rachel ha iniziato a creare anche spille delle sue illustrazioni.

Rachel Lin pin on card

Rachel è sempre stata interessata alle arti creative: “Mio padre mi ha regalato la mia prima macchina fotografica con vari obiettivi quando avevo 15 anni, ad Hong Kong. Da allora sono sempre stata ispirata dai viaggi, dalla natura e dalla nostalgia.” Rachel prende anche ispirazione dalle persone con cui lavora all’agenzia.

Quando ha creato i supporti per le sue spille, Rachel voleva un design che funzionasse con tutte le sue creazioni, di qualunque colore e finitura. “La finitura dettagli lucidi è fine, e non toglie l’attenzione dalle spille, ma allo stesso tempo aggiunge un tocco divertente. La stampa e la qualità del cartoncino sono fantastiche e adoro il contrasto tra le parti lucide e quelle opache.”

Fai brillare il tuo marchio con Biglietti da Visita con Dattagli lucidi

Bureau of Betterment

Mette Hornung Rankin gestisce la sua attività di illustrazione e design, Bureau of Betterment, da 7 anni. Ha sempre avuto una passione per il design: dopo essersi laureata in print management è andata a lavorare per studi di design e agenzie prima di mettersi in proprio. Mette ama lavorare su piccoli e grandi progetti, dal branding aziendale a pacchetti e illustrazioni per libri.

Mette prende ispirazione dai “piccoli dettagli della vita quotidiana”. Le piace creare “piccoli mondi fantastici e ingenui da un punto di vista adulto”. La sua spilla Love Bird è stata creata come progetto laterale per la Design Week di Portland . “I creatori di spille di tutto il mondo hanno donato le loro opere per una mostra di gruppo i cui ricavi sono stati donati in supporto dell’educazione artistica. Avevo una collezione di spille quando ero piccola e volevo prendere ispirazione dalla mia preferita, un unicorno bianco con la criniera di mille colori, e darle un tocco moderno.”

Pins on cards

“I miei biglietti sono ideati come supporto per le mie spille ma fanno anche da biglietto da visita alternativo. La gente è sempre piacevolemte sorpresa e mi chiede: “Posso tenerlo?!”. Ho scelto i Biglietti da Visita Quadrati con angoli arrotondati e dettagli lucidi in rilievo perché mi sembrava che andassero alla grande con le spille. I dettagli lucidi sulle nuvole bianche brillano con lo smalto della spilla e la qualità del testo lucido in nero si abbina ai bordi in nichel. I biglietti mi hanno davvero aiutato a migliorare la mia presentazione, dandomi qualcosa di fantastico da offrire.”

Migliora la tua presentazione con Biglietti da Visita Quadrati