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Che delizia! Biglietti da visita che fanno venire l’acquolina in bocca

Amiamo la comunità MOO! Ogni giorno prendiamo ispirazione da persone in tutto il mondo che, grazie alla loro creatività, hanno dato vita ad attività fantastiche. Fatti ispirare anche tu!

Sembra che Instagram sia alimentato dal tipo di fotografia di cibo che ci fa sognare la pausa pranzo. E molti dei piatti fotografati proviene da alcuni degli imprenditori che contiamo tra i nostri clienti. Eccoti i fondatori dei nostri marchi preferiti nell’industria alimentare, la storia delle loro attività e dei loro biglietti da visita d leccarsi i baffi.

Spice Mama

Spice Mama, una società fondata da Shaheen Hughes, è un progetto su cibo e ricette tradizionali indiane creato come tributo alle donne nella famiglia della fondatrice. Shaheen produce manualmente misture di spezie passate di generazione in generazione e traduce vecchie ricette che condivide nei suoi workshop di cucina nella su città natale, Perth, nell’Australia occidentale. Wow!

 Shaheen ci ha spiegato: “La cucina indiana è una delle più antiche al mondo. Ci sono migliaia di anni di conoscenze sull’utilizzo del cibo come medicina, e su come mangiare per il proprio benessere.” Queste pratice, passate attraverso generazioni di donne, è proprio ciò che vuole condividere e mantenere in vita Shaheen. “Voglio rendere belle le pietanze casalinghe e tradizionali, e riempirle dell’amore con cui sono state preparate,” ha aggiunto

 

Shaheen ha creato i propri biglietti usando Printfinity in modo da poter mostrare una gamma delle sue immagini preferite “La cucina indiana si basa sulle esperienze multisensoriali” spiega Shaheen. “Un esplosione di colori, sapori e texture: devi essere coinvolto anche dl punto di vista visivo per poterla apprezzare totalmente”.

Ha stampato i suoi biglietti con la finitura opaca: “ Adoro la morbidezza e la qualità dei biglietti, sono piacevoli al tocco e danno vita alle mie immagini. I biglietti comunicano ciò che voglio condividere con il mio marchio: la forza e la semplicità, il colore, la bellezza e la pasisone.. Aiutano anche ad enfatizzare la connessione sensoriale che voglio trasmettere alle persone riguardo al cibo. È difficile spiegare tutto ciò che si vuole dire sul proprio marchio, ma posso dare uno di questi biglietti, e credo che comunichi moltissimo!”.

Shaheen ha aggiunto che, se potesse migliorare i propri biglietti, le piacerebbe aggiungere una parte da grattare e poter annusare: “Sceglierei degli aromi come cannella, cardamomo e chiodi di garofano.” Gnam!

Crea Biglietti da Visita personalizzati

 

Kate Prihodko

Kate Prihodko è una fotografa di cibo originaria di Riga, Lettonia, che attualmente lavora a Tallin, in Estonia. L’attività di Kate è nata da un blog su cui condivideva ricette di sua invenzione accompagnate da  fotografie bellissime. Un anno più tardi, ha iniziato a fare fotografie per ristoranti e le è piaciuto così tanto da spingerla a dirigere la sua carriera in quella direzione.

 Ora il lavoro di Kate si concentra sulla fotografia per ristoranti, bar e riviste. Fa anche dei lavori di pubblicità redazionale e continua a lavorare sulle sue ricette.

 Ovviamente i biglietti da visita di Kate si concentrano sul cibo, la sua più grande ispirazione. La decisione più difficile è stata quella di scegliere tra gli asparagi e i carciofi, due dei suoi ingredienti preferiti. Alla fine ha scelto i carciofi (buona scelta!) e il sua amico Tomas, un designer, l’ha aiutata con le illustrazioni.

I biglietti da Kate hanno una finitura opaca: “Mi piacciono le finiture classiche. Sono davvero soddisfatta del risultato: adoro il cartoncino e la finitura e credo che i miei biglietti mi rappresentino alla perfezione.” 

Crea Biglietti da Visita opachi personalizzati

 

Latigo Coffee

Latigo Coffee è una società di consegna a domicilio con sede a Los Angeles. Con una formazione in coltivazione di caffè e eCommerce (un’accoppiata particolare…), Mark, il fondatore, vuole condividere le storie più interessanti sul caffè con la comunità.

 

Tutto ha avuto inizio nel 2012, quando Mark si è licenziato e si è trasferito alle Hawaii è per lavorare in una piantagione di caffè. In questi cinque anni ha girato il mondo alla ricerca delle migliori esperienze nel mondo del caffè. L’idea di un “abbonamento al caffè” (che ha preso il nome da Latigo Beach a Malibu, California) è nata durante un tour in bicicletta sulla costa della California l’anno scorso.

Dato che Latigo Coffee è disponibile soltanto attraverso un’iscrizione online, le confezioni e l’esperienza dell’unboxing sono una grandissima priorità. Avendo poca esperienza nel design, Latigo ha contattato il suo creatore di doodle Instagram preferito e ha condiviso le sue idee sul marchio. Insieme hanno scelto l’idea “Tandem” (un design old-school Hawaiiano che include una caffettiera Chemex).

Latigo ha stampato i suoi design su  printed the design onto Flyer Quadrati che spedisce con tutti gli ordini. Mark ha aggiunto: “i flyer sono (letteralmente) perfetti per i nostri pacchetti. Ci stanno alla perfezione e ognuno di essi ha un design Tandem sul fronte e, sul retro, un messaggio scritto a mano per ringraziare il cliente..”

“In un’attività indipendente gli inserti di qualità fanno la loro figura. È interessante come questi biglietti di ringraziamento (e il nostro nastro adesivo personalizzato di Lumi) aggiungano così tanto al nostro marchio, anche se non facciamo le cose in grande. Alle persone piace sempre ricevere messaggi scritti a mano e l’esperienza del cliente è essenziale per il nostro business.”

Lascia che le tue confezioni raccontino la tua storia: crea Flyer personalizzati

 

Gabi Zuniga

Gabi Zuniga è un illustratrice freelance specializzata in immagini di cibo. Il suo scopo è quello di stilizzare il soggetto, mostrandone le caratteristiche più interessanti mantenendo la familirità dei cibi che conosciamo e amiamo.

Nel creare i propri biglietti da visita, Gabi ha voluto mettere le pietanze al centro per attirare l’attenzione con i suoi design accattivanti e appetitosi. “Mi piace essere in grado di poter distribuire ai futuri clienti dei biglietti di cui vado fiera”.

 Gabi usa la tecnologia Printfinity su finitura opaca per sfoggiare il suo portfolio: “Avere la possibilità di mostrare più design sul retro dei biglietti è stato un fattore decisivo nello scegliere MOO.Mi piace molto osservare come le persone cercano il proprio design preferito: trattano i biglietti come un oggetto da collezionare!”.

Sfoggia il tuo portfolio con Printfinity

A chi non piace un lavoro flessibile? Promuove fiducia e coinvolgimento e, a lungo andare, la felicità. Ma come fare per mantenere l’identità del marchio con dipendenti sparsi in tutto il mondo? Segui questi 5 consigli!

Secondo Forrester ci sono 34 milioni di Americani che lavorano da casa: il lavoro “a distanza” funziona. Ma funziona bene?

Non c’è dubbio, i datori di lavoro hanno a portata di mano un gruppo di esperti più vasto e possono coinvolgere il loro tema in maniera più profonda se danno ai dipendenti libertà di movimento. Alcuni studi suggeriscono addirittura che questo metodo aumenta la produttività: secondo Hubspot il lavoro “a distanza” elimina le distrazioni dell’ufficio come colleghi rumorosi e riunioni improvvisate.

Con dipendenti sparsi in tutto il mondo c’è però il rischio che ciò di guadagnato in efficienza sia perso in spirito di squadra, che di solito è importantissimo per il successo.

Come imprenditore, come puoi equilibrare la flessibilità con una cultura aziendale positiva e dinamica?

1. Trova una causa comune a tutti

Secondo la Harvard Business Review, “Una cultura aziendale positiva parte da una visione o una dichiarazione che dà vita ai valori della società e le dà uno scopo.” Senza una missione i team possono perdere la concentrazione e dividersi.

Basterebbe chiedere al 70% dei dipendenti che, secondo Forbes, non conoscono la missione aziendale della società per cui lavorano; non c’è da meravigliarsi se in un sondaggio di Gallup dell’anno scorso l’87% dei lavoratori ha dichiarato di non sentirsi coinvolti sul posto di lavoro.

Per combattere questo trend e creare una cultura positiva, dai alla tua azienda un obiettivo più alto dei soldi. Potrà essere sociale, ambientale,umanistico o addirittura idealistico. Il marchio Life is Good si presenta con il motto “spargi il potere dell’ottimismo.” Twitter vuole “dare a tutti il potere di creare e condividere idee ed informazioni.”

I tuoi dipendenti “a distanza” sanno qual è il tuo obiettivo?

2. La comunicazione

Per i dipendenti, non c’è modo migliore di conoscersi della comunicazione vecchio stile, e sta ai direttori dare l’esempio.

“Tutti i CEO di successo fanno uno sforzo per conoscere il proprio team personalmente,” spiega Alexandra Levit, autrice di “Ispirazione sul lavoro”, e studiosa dei fattori che stanno dietro ad una cultura positiva. “Mostra interesse nella vita dei “componenti” (che possono essere dipendenti, partner e clienti), e cerca di condividere dei dettagli sulla tua. Se non ti metti su un piedistallo, avrai più successo.”

Comunica in modo frequente e onesto e incoraggia i dipendenti a conoscersi tra loro. Strumenti di chat come Slack possono aiutare a rendere le comunicazioni più facili e divertenti.

3. Organizza incontri quando e quanto puoi

Soltanto perché i tuoi dipendenti lavorano “a distanza” non significa che non potrete incontrarvi ogni tanto. Dare un viso ai nomi aiuta a fortificare i rapporti, che dureranno molto di più dell’incontro in sé.

Secondo Emil Skandul, fondatore dell’agenzia digitale Capitol Foundry con sede negli Stati Uniti e dipendenti in tutta Europa, “Conoscere i dipendenti di persona è essenziale. Come azienda, ogni anno scegliamo il paese di uno dei nostri dipendenti e andiamo a trovarlo tutti insieme. L’impatto sul team è inestimabile, vale molto più di tutti i biglietti aerei.”

Fai come Skandul e, se possibile, programma una riunione annuale, un summit o un semplice party per celebrare ciò che hai raggiunto con i tuoi dipendenti.

4. Mostra apprezzamento e riconoscimento

Come ha detto chiaramente Maya Angelou, “La gente si dimentica quello che hai detto, la gente si dimentica quello che hai fatto, ma la gente non si dimenticherá mai quello che le hai fatto provare.” Non si ha mai abbastanza riconoscimenti, anche nei momenti migliori, quindi mostrare ai tuoi dipendenti quanto apprezzi il loro lavoro farà in modo che loro apprezzino l’attività e rinforzerà le relazioni.

Per esperienza, sappiamo che il riconoscimento va dato con un tocco personale. Non stiamo pensando “orologi d’oro con il tuo logo”, ma a regali più spontanei: ricordati di dire grazie, pubblica post sui social media che parlano di loro, offri loro dei benefit aggiuntivi, crea un premio o un bonus che possa aiutarli a pagare per qualcosa di personale, come una vacanza o l’apparecchio per i denti dei loro figli.

5. Stampa il tuo marchio

Unifica il tuo business globale con qualcosa in più di un sito web: dai alla tua attività un tocco reale e fisico con carta intestata e biglietti da visita personalizzati: daranno ai tuoi dipendenti un punto di contatto fisico con il marchio e li faranno sentire che, indipendentemente da dove si trovano, fanno parte di un’attività di successo che è qualcosa di pù della somma di tutti i dipendenti.

Avere una cultura dinamica è sempre possibile! Sviluppa la comunicazione intorno ad un obiettivo comune e rinforzala attraverso il branding e il riconoscimento. Se seguirai questi consigli riuscirai a gestire il lavoro flessibile senza perdere i benefici di una cultura aziendale potente.

Per dare vita ad un’attività non basta un buon prodotto: serve un’idea e una forte motivazione che ti faccia andare avanti. Abbiamo incontrato Amanda Wayne, fondatrice della boutique di benessere Head and Hands per scoprire come ha fatto lei (e per farci dire perché ama il Notebook di MOO)

Le piccole attività con un cuore grande, quelle guidate da un obiettivo piuttosto che un prodotto, hanno più opportunità di prosperare nel contesto economico online odierno. Siamo sempre felici di trovare, tra i membri della nostra comunità, quegli imprenditori che non vogliono soltanto fare business, ma che vogliono dare vita ad un’idea. Amanda Wayne, un’imprenditrice con sede a Londra, ha dato vita al suo business, Head and Hands, con un’idea basata sul benessere.

Cosa fa Head and Hands?

Head and Hands è un’attività a tre braccia: prima di tutto è un negozio, che una volta era fisico, mentre ora è online, poi è costituita dai workshop di artigianato organizzati da me e altri artisti, e l’ultimo braccio è quello che mi ha dato l’ispirazione: il massaggio indiano al cuoio capelluto.

Il nome ‘Head and Hands’ sta tutto nel creare una connessione con sé stessi, mantenendo le mani occupate e la mente felice. Cerco di aiutare la gente a prendere una pausa, ad ascoltarsi e ad essere felice e rilassata.

Da dove è nata l’idea?

Ho dei problemi di salute cronici e mi sono ritrovata a cercare cure dall’approccio olistico. Mi sono resa conto che dovevo iniziare dal rilassamento. Ho preso un appuntamento di riflessologia facciale (proprio come quella per i piedi, ma sul viso!) ed è stata un’esperienza incredibile! Mi ha davvero rimesso in sesto, e aveva uno spazio meraviglioso, un vero santuario.

We’d have incredible chats when I went in for a treatment and I felt very listened to and cared for. That’s when I started to think a lot about how I wanted to do something similar, but involving my background in art and making too. So I did a course in Indian Head Massage, which also brings together the relationship between head and hands.

Come ti ha portato qui la tua formazione nel design?

Prima di Head and Hands lavoravo per uno studio di design, lavorando con la comunità e organizzando workshop. Lavoravo con comunità che stavano per affrontare dei cambiamenti, aiutandole a creare delle decisioni riguardanti il design nel loro ambiente.

All’università ho studiato arte grafica e design, e poi ho iniziato a lavorare nelle scuole, unendo la mia esperienza nel mondo dell’arte con il contatto con le persone. Le persone sono sempre state al centro di ciò che faccio. È questo che mi ha fatto scoprire quanto sia interessante quello che succede alle persone quando creano qualcosa. Il potere calmante della creazione. Ho lavorato con persone vulnerabili che, nel momento in cui creano, imparano e lavorano con le proprie mani si trasformano completamente.

La mia prima attività, nata dopo gli studi, si chiamava ‘With your hands’ (Con le mani), perché ero molto interessata ai lavori manuali a bassa tecnologia. Ho sempre cercato di allontanarmi dalla tecnologia e rientrare nel corpo. Ripensandoci ora vedo tutti i collegamenti con i lavori che ho fatto, e sono stati tutti molto importanti.

Come hai trovato lo spazio per il negozio?

È una storia un po’ strana. Ho fatto un corso di massaggio, non sapendo bene il perché… sapevo solo di voler imparare qualcosa di nuovo. Poi uno spazio si è liberato nella mia zona, a Walthamstow. C’era un progetto d’incubazione per aiutare nuove attività, così mi sono resa conto che avrei potuto creare non solo uno spazio per massaggi, ma molto di più: dato che conoscevo molti artisti e artigiani aveva senso anche poter vendere le loro creazioni. E in più ho sempre organizzato workshop, quindi perché non unire tutto?

A questo punto non avevo né arredamento né prodotti da vendere, solo un’idea su carta che mi era uscita nel preparare la domanda. Avevo un nome, ma era molto di più: era una buona idea.

Ho avuto un colloquio e lo spazio mi è stato offerto subito. Ho avuto un mese e le misure del negozio per prepararmi: a un certo punto ho ricreato la sagoma nell’atrio del mio palazzo per profari a farci stare tutti i mobili. Il negozio era piccolissimo!

Come hai trovato i fornitori?

Tutti i prodotti che vendo si concentrano sul benessere e la cura di sé. Celebrano anche il lavoro di molti artisti diversi. Tutto dev’essere fatto a mano, e conosco molti designer di gioielleria e di ceramica, quindi avevo una base. E, cercando su Instagram, ho trovato dei lavori che mi sembravano adatti e ho contattato gli artisti.

Ho dato a tutti la descrizione di questo negozio, che non esisteva ancora e ho chiesto loro se volevano essere coinvolti, e hanno detto tutti di sì! Così ho iniziato ad ordinare prodotti, alcuni dei quali davvero particolari, come quelli di erboristeria americana! Creano delle cose meravigliose che qui non si trovano.

Instagram è un modo fantastico per scoprire artisti, perché si basa sull’aspetto visivo e sull’ethos. Avevo un budget ristretto, ma quando tutti i prodotti sono comparsi sugli scaffali la sera dell’inaugurazione tutto sembrava essere adatto.

Come combini discipline diverse in un solo negozio?

Ho semplicemente cominciato a comprare prodotti, non sapevo quanti e avevo un budget molto ristretto. Sono riuscita a farmi aiutare dai miei amici a costruire l’arredamento e ho trovato delle fantastiche offerte su Ebay. Non pensavo che avrebbe funzionato, ma tutto è andato per il meglio, è stato come un segno. Non avevo mai comprato in questo modo prima, per un negozio, quindi ho dovuto imparare moltissimo.

La serata d’inaugurazione è stata fantastica. Tutto è per il meglio. Di solito non riesco a concentrarmi solo su una cosa e continuo sempre a procrastinare, ma con il negozio mi sono dovuta impegnare e finire tutto. In tutta la velocità degli eventi, tutto è andato come doveva andare.

Molte persone hanno mi hanno detto che pensano che l’abbia curato molto bene, ed è proprio quella parola, curato, che voglio descriva Head and Hands. Vorrei diventare la curatrice di molti prodotti curiosi e condividere le loro storie.

Quando il progetto d’incubazione è terminato, come hai cercato di proporre la stessa esperienza online?

Non c’è nulla come la connessione che stabilisci con i clienti in un negozio, le conversazioni interessanti e senza la fretta dell’entrare, comprare e uscire, l’acquisto si basava di più sull’atmosfera.

Online non si può creare la stessa esperienza, non è abbastanza reale, a sto cercando di trovare una soluzione al momento. Una delle opzioni che sto considerando è quella di dare vita ad un podcast sugli artisti e i loro prodotti per rendere più vivace uno spazio bidimensionale. Sarebbe una transizione interessante.

Ovviamente c’è l’opportunità di personalizzare e impacchettare gli ordini, che mi piace molto. Scrivo una nota a tutti quando invio il pacco, e ho anche degli adesivi con messaggi positivi, quindi l’esperienza dell’aprire i prodotti è già un atto di cura di sé. È un po’ come avere una conversazione con il cliente.

Hai moltissimo da tenere in equilibrio, come ti aiuta il tuo Notebook di MOO?

È un notebook di lusso, e così resistente! A volte sono maldestra, rovescio bicchieri sui libri, quindi la custodia protettiva aiuta moltissimo… è anche bello avere qualcosa di cui essere orgogliosi, che mi aiuta ad avere più disciplina nel tenere un diario di pratica spirituale, come atto di cura di sé.

Passo troppo tempo al telefono e su altri dispositivi, ed è bellissimo ritornare alla carta. Adoro il design piatto, soprattutto nelle sezioni centrali, dove puoi disegnare su due pagine.

Lo uso per molte cose diverse, ed è perfetto per vari utilizzi. Ci scrivo liste delle cose da fare, il programma della settimana,prendo appunti… A volte mi spaventa usare dei quaderni, di solito scrivo su vari fogli e poi li graffetto, ma il design è davvero piacevole e non mi trattengo dal disegnare sulle pagine. Ha delle righe, ma non sono marcate… È come se dicesse: “Ci sono delle regole, ma non le devi seguire per forza.”

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Stai accrescendo la tua attività? L’aiuto di professionisti freelancer ti può portare esperienza, competenze e un paio di mani in più proprio quando ne hai bisogno. Dai un’occhiata a questi sei consigli per far filare tutto liscio.

Entro il 2020, i freelancer rappresenteranno il 50% dei lavoratori negli Stati Uniti; trovarli ed assumerli è più facile che mai. Qual è, però, il modo migliore per trovare ed assumere persone che saranno coinvolte nel tuo business e con i tuoi clienti? Segui questi 6 consigli e non potrai sbagliare.

1. Pensa alla cultura aziendale

La cultura è un aspetto essenziale del successo nell’imprenditoria. Nei suoi studi Adam Grant, autore di Originals, un libro sulla cultura e l’anticonformismo, ha trovato che le società che danno priorità alla cultura aziendale nell’assumere i nuovi dipendenti hanno un tasso di fallimento pari allo zero percento in tre anni rispetto a quelle che danno priorità alle competenze e al talento. In breve, la cultura è essenziale nelle piccole società perché è la colla che tiene insieme l’attività.

È importante assumere dei freelancer che riflettano il marchio allo stesso modo dei dipendenti a tempo pieno. Se sono in ritardo per una chiamata o non si preparano adeguatamente per una riunione, gli effetti si ripercuoteranno su di te. Cerca di trovare qualcuno che rispecchi i valori dell’azienda. Dovranno credere negli obiettivi dell’attività, dato che faranno parte del viaggio tanto quanto te.

Durante le assunzioni cerca di scoprire di più su di loro facendo domande come: Qual è la tua visione per il futuro? Daresti mai vita ad un’attività, e che valori avrebbe? E, ovviamente, quali valori si aspettano dalla tua?

Per far sì che siano coinvolti nel marchio, devi farti coinvolgere, come se fossero dei dipendenti a tempo indeterminato. Da’ loro gli stessi dispositivi, cancelleria e biglietti da visita che dai a tutti gli altri. Li farà sentire importanti e permetterà loro di interagire con i clienti come il resto dei tuoi dipendenti.

2. Stabilisci degli standard per la qualità

I progetti su cui lavorano i tuoi freelancer e il loro lavoro sono tanto loro quanto tuoi, e si riflettono sulla tua attività. Il primo passo è ovviamente quello di fare attenzione a chi assumi.

Prendi del tempo per stabilire cosa ti piace e cosa no, così darai loro un modello su cui lavorare. Condividi le linee guida del marchio, e i documenti con le caratteristiche della tua attività per farli immergere completamente nell’esperienza del marchio. In questo modo conosceranno l’identità della ditta e la potranno riprodurre nel loro lavoro.

Volendo, potrai anche stabilire un processo di revisione: a volte sapere dell’esistenza di un tale processo è abbastanza per far dare al team il meglio di sé.

3. Chiarisci le aspettative fin da subito

È importante chiarire le aspettative, proprio come faresti con i tuoi dipendenti. Non aiuterà solo te, ma anche le persone con cui hai a che fare. Stabilisci i tempi per i progetti e per le riunioni in modo chiaro e strutturato.

Condividi e discuti i valori e la cultura dell’azienda. Partecipa a riunioni con i freelancer e falli lavorare a stretto contatto con il team: aiuterà i freelancer a capire come affronti i compiti, e li farà essere più efficienti e ti potranno posare domande e dubbi al momento.

Poi, fidati. “La leadership moderna è come il giardinaggio, non come una partita a scacchi,” dice Stanley McChrystal nel suo libro sul management “Il team dei team”.

4. Il rispetto, la comprensione e le lodi portano alla lealtà

La fiducia è il fondamento su cui si basano i rapporti, quindi, che i freelancer lavorino con te per 2 o 12 mesi, trattali come tratti gli altri dipendenti. Lodali quando se lo meritano e prendi il tempo per valutare ciò che fanno, nulla dà motivazione come la consapevolezza che il tuo lavoro viene apprezzato. Come ha detto Dale Carnegie, autore del classico Come trattare gli altri e farseli amici “urla le tue lodi dai tetti!”

Lascia gratitudine che aiuterà durante tempi più duri, come quando ti servirà un favore dell’ultimo minuto. E troverai che le persone vogliono essere all’altezza delle tue aspettative, quindi non avrai problemi di gestione o amministrazione.

5. Paga i freelancer per progetto (e senza ritardi)

Non solo ciò ti aiuterà a gestire il tuo budget, ma si rifletterà sull’attività: a tutti piace essere pagati puntualmente. I freelancer ne apprezzano la sicurezza e si spargerà voce della tua buona reputazione attraverso la comunità freelance. Secondo la Freelancers Union il 50% dei freelancer afferma che la stabilità economica è la loro priorità nel lavorare in proprio.

In più, pagare per progetto è molto più facile che calcolare una rata oraria, che può essere difficile da stimare e impossibile da controllare! Le piattaforme per freelancer come UpWork e Fiverr hanno sviluppato dei software per cronometrare il lavoro che renderanno la tua vita e quella dei tuoi freelancer molto più semplici. Fiu!

6. Non sottovalutare la loro carriera

Solo per il fatto che una persona lavora come freelancer non significa che non abbia un obiettivo o una carriera in mente. Secondo la Freelancers Union solo il 27% lavora per integrare il salario di un lavoro a tempo pieno. Per il resto, questa è un passo verso la creazione di una propria attività o per ottenere un altro progetto.

Tratta i freelancer come tratteresti i tuoi dipendenti. Rispettali e aiutali nel loro viaggio e creerai un legame che intensificherà il loro coinvolgimento nel tuo marchio e con i tuoi clienti.

Gioca sui loro punti di forza e dai loro una varietà di lavori diversi. I freelancer hanno tanto talento quanto il resto dei tuoi dipendenti, quindi cerca di non dare loro solo i progetti che non vuole nessun altro.

Gestire un team di freelancer sembra più facile di quanto pensassi, eh? I rapporti con i freelancer sono come tutti gli altri rapporti: richiedono impegno. Se tu dai loro fiducia e coinvolgimento, ti rimarranno vicino e ti aiuteranno a lavorare in modo efficiente per accrescere il tuo business.

Assicurati che i tuoi freelancer abbiano dei biglietti da visita a portata di mano.

Spesso si pensa che non sia possibile trasformare un passatempo creativo in un business redditizio. Ciò nonostante, ci sono moltissime persone che ci hanno provato che invece si può eccome, e Lucy Burley è una di loro.

Trovando l’armonia tra forma e colore, Lucy ha preso un’arte tradizionale e ci ha aggiunto il suo stile e la sua passione per un tocco moderno. La ceramica è passata dal suo hobby al suo lavoro a tempo pieno, dimostrando che è possibile avere una carriera di successo facendo ciò che si ama.

Raccontaci un po’ di te, come hai fatto a trasformare il tuo hobby in carriera?

Ho avuto una carriera nel mondo della televisione, lavoravo nella produzione e post-produzione. Non mi soddisfava dal punto di vista creativo, quindi ho iniziato ad andare a lezioni d’arte. Con il tempo, le lezioni part-time si sono trasformate in uno studio a tempo pieno. Ho fatto un corso di base, e poi mi sono laureata in ceramica nel 1996 e da allora mi dedico a quest’arte a tempo pieno.

Fortunatamente ho avuto la possibilità di lavorare come freelance nel settore televisivo mentre creavo il mio studio. Così ho continuato a lavorare finché non ho avuto abbastanza entrate da questo business.

Come hai sviluppato il tuo processo creativo prima di trovarne uno che funzionasse?

Mi piace molto fare esperimenti e prove. Ci ho messo moltissimo prima di trovare la finitura adatta alle mie creazioni. Sapevo di volere qualcosa di liscio, con un leggero luccichio. Così, mentre ero al college ho inventato e formulato una copertura che desse quest’effetto, dato che non ero stata in grado di trovarla da nessun’altra parte.

La base è color avorio. Poi creo diverse ricette di ossidi di metallo e vari liquidi per ottenere la mia gamma di colori;aggiungendoli alla mia ricetta base in piccole quantità ottengo tutto lo spettro delle sfumature.

Come gestisci il tuo tempo?

Pianifico le mie giornate attentamente, dato che integro le vendite con l’insegnamento. Ho diversi lavori come insegnante; do lezioni private qui nel mio studio, principalmente su tornio, e insegno in vari posti nell’Hampshire e nel Surrey.

Le mie creazioni sono vendute in 20 gallerie, o direttamente al pubblico attraverso il mio sito web. Sono sempre molto impegnata, tra gli ordini, le commissioni dirette e le lezioni.

Come rimani fedele alla forma d’arte che è la ceramica, mettendo allo stesso tempo il tuo marchio per creare un prodotto moderno?

Uso il metodo tradizionale del tornio, ma anche se è tradizionale non significa che dovrai creare qualcosa dal look tradizionale, sta a te decidere quanto moderno lo vuoi.

Sono orgogliosa di poter portare avanti la tradizione antica della ceramica. Non c’è nulla di più bello del fatto partire dal “fango” per creare qualcosa che durerà per sempre.

Ho creato piastrelle medievali, dinosauri e vasi ming nei miei workshop, e li ho poi spediti a dei musei, il che è fantastico! E, anche se amo ciò che faccio, a volte è bello riportare l’arte alle sue radici tradizionali.

Dici di voler “armonizzare forme e colori”, cosa intendi?

Mi sono tormentata sulla frase “armonia di forma e colore”. Volevo trovare qualcosa che descrivesse il mio lavoro e i prodotti che creo. Le forme devono collaborare, come se si trattasse di un ritratto di famiglia, in cui i membri si assomigliano, ma non sono tutti uguali. Dev’essere un percorso piacevole alla vista, in cui i colori sono in armonia nel passaggio da una creazione all’altra.

Mi ispiro molto alle nature morte di Giorgio Morandi, che dipingeva gruppi di bottiglie e recipienti, creando un’armonia di colori tenui. Il suo lavoro non si può datare, e mi piacerebbe che il mio lavoro avesse lo stesso aspetto elegante e senza tempo dei suoi dipinti.

Come promuovi il tuo marchio, e come utilizzi la gamma di prodotti MOO?

Ho fatto il rebranding del mio sito web recentemente, per rinnovarlo, e utilizzo i social media per attirare l’attenzione sul mio lavoro. È da anni che uso MOO, e sono completamente soddisfatta della qualità dei prodotti. Utilizzo Printfinity: mi permette di caricare un’immagine diversa per ogni biglietto da visita, il che è a dir poco fantastico, dato che ho così tanti prodotti diversi. Adoro poter avere un biglietto per ogni creazione.

In passato ho utilizzato le MiniCards, i Biglietti da Visita e le Cartoline. Le Cartoline mi permettono di mostrare la mia gamma di prodotti e mi piace scrivere dei brevi messaggi sul retro per un tocco personale. Aggiungo sempre un biglietto nel pacchetto quando spedisco qualcosa, e cerco di scegliere un biglietto che stia bene con il prodotto acquistato… come farei senza l’opzione Printfinity? Uso sempre i modelli di design di MOO. Senza di essi non avrei mai creato dei biglietti dall’aspetto così professionale!

Che consigli daresti a qualcuno che sta pensando di intraprendere un percorso simile al tuo?

Sono certa che tutti lo dicono, ma seguite il vostro cuore. È la cosa più importante che potete fare. Se vi piace qualcosa, metteteci tutta la vostra energia e ne otterrete soddisfazione, e una vita felice.

Ti senti ispirato/a? Crea le tue cartoline personalizzate